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Medicina del lavoro, chi è il Medico Coordinatore?

Nei contesti aziendali che necessitano di più medici competenti è fondamentale la figura del medico coordinatore per la medicina del lavoro.

La figura del medico coordinatore per la medicina del lavoro risulta indispensabile in determinate aziende per cui altrimenti la gestione sarebbe troppo complicata. Organizzare la sorveglianza sanitaria di una grande azienda o di una società che abbia più unità produttive, infatti, può risultare molto difficile. I grandi contesti aziendali sono spesso composti da più unità produttive dislocate sul territorio, talvolta anche molto distanti tra loro e per questo il datore di lavoro si trova impossibilitato a poter individuare un unico medico competente che si occupi delle diverse realtà che costituiscono l’intera azienda. In questi casi risulta necessario individuare un medico coordinatore per la medicina del lavoro.

Risulterebbe complicato infatti, per un singolo professionista sanitario, assumere l’incarico di tutelare la salute e la sicurezza di molteplici dipendenti, operanti in sedi differenti, seppur facenti capo alla medesima azienda. In questi casi, o comunque quando la valutazione dei rischi ne riscontri la necessità, il datore di lavoro ha la possibilità di nominare più medici competenti per le diverse sedi produttive della sua azienda, designando obbligatoriamente tra questi un medico coordinatore per la medicina del lavoro che svolga la funzione di coordinamento tra i diversi professionisti sanitari nominati.

È proprio il Testo Unico a dare la possibilità ai datori di lavoro di nominare più medici competenti che operino nella stessa unità produttiva, ma in diverse sedi, ponendo però come condizione obbligatoria quella di individuare tra loro un medico coordinatore, ossia un medico competente che organizzi e connetta l’operato dei diversi medici, dislocati nei differenti contesti lavorativi, armonizzando e uniformando la tutela della salute dei molteplici lavoratori impiegati nell’Azienda.

Quando è necessario un medico coordinatore per la medicina del lavoro

Nello specifico, si può procedere alla nomina di più medici competenti nei seguenti casi:

  • aziende con più unità produttive
  • gruppi di imprese che fanno capo al medesimo datore di lavoro
  • quando la valutazione dei rischi ne evidenzia la necessità

Pertanto, non solo le aziende con più unità produttive e i gruppi di imprese possono beneficiare della nomina di più medici competenti, ma tale procedura può risultare valida anche per aziende costituite da un’unica unità produttiva. In tal caso, la normativa di legge prevede che sia compito del datore di lavoro, in collaborazione con l’RSPP, l’RLS e il medico competente, riportare nell’apposito documento di valutazione dei rischi le motivazioni per cui si ritenga necessaria la nomina di più medici competenti, di cui uno svolga la funzione di medico coordinatore per la medicina del lavoro.

A tal proposito, per fare chiarezza, è importante specificare anche che parlando di unità produttiva non si fa riferimento a qualsiasi unità operativa o stabilimento ma, come stabilisce il Testo Unico D.Lgs.81/08, con unità produttiva ci si riferisce in particolare a uno stabilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria e tecnico funzionale. Quindi, per poter parlare di unità produttiva bisogna accertarsi dell’effettiva autonomia della struttura.

I compiti del Medico Coordinatore per la medicina del lavoro

Chiarita quindi la possibilità e i casi in cui un datore di lavoro possa avvalersi del sostegno di più medici competenti, a patto che i suddetti facciano capo al medico coordinatore per la medicina del lavoro nel ruolo di medico principale, è necessario comprendere come si debbano dividere e organizzare i compiti tra il medico coordinatore e i medici coordinati e quali siano le loro rispettive responsabilità riguardo la sorveglianza sanitaria in Azienda.

Il Medico Coordinatore per la medicina del lavoro, nominato per le grandi imprese, ha il compito di coordinare tutte le attività inerenti alla Medicina del Lavoro, ma allo stesso tempo ha il dovere di garantire la completa autonomia e la piena responsabilità ai singoli medici competenti coordinati, operanti nelle varie sezioni produttive aziendali cui sono stati assegnati. Il medico coordinatore non può in alcun modo sovrastare l’operato altrui o addirittura sostituirsi agli altri medici che dovranno essere in grado di svolgere il loro lavoro in modo efficiente e organizzato.

Ciascun professionista ha infatti il dovere di assolvere agli obblighi propri del Medico Competente, siano essi la collaborazione alla valutazione dei rischi o la partecipazione alle riunioni periodiche previste. A tal proposito è importante ricordare che il medico coordinatore per la medicina del lavoro non può essere ritenuto responsabile né tenuto a rispondere dell’operato dei medici coordinati, essendo questi dei liberi professionisti autonomi e pertanto responsabili del loro specifico operato.

Riepilogando, il medico coordinatore ha quindi il compito di tutelare i lavoratori della propria sede lavorativa, in qualità di medico competente e al contempo deve definire e stabilire delle omogenee norme di comportamento alle quali i medici coordinati si adegueranno, in modo da creare un contesto di lavoro armonico, efficiente e organizzato, seppur in sedi lontane nello spazio.

Come evitare le problematiche lavorative

Per evitare di incappare in errori logistici, molto più frequenti in grandi contesti aziendali con molteplici figure professionali operanti al loro interno, è opportuno che il datore di lavoro chiarisca l’ambito di competenza di ogni medico competente e lo documenti al momento dell’incarico.

Va da sé che, nei grandi contesti aziendali, aumentando il numero dei lavoratori e dei medici competenti, nominati per garantirne la salute e la sicurezza, anche le difficoltà organizzative e di gestione del lavoro aumentano esponenzialmente.

Capita di frequente che il datore di lavoro si trovi a dover gestire situazioni di criticità che possano creare rallentamenti al processo lavorativo e che evidenzino quindi la necessità di una figura di raccordo che faccia da tramite tra le varie realtà aziendali.

Una buona soluzione, per una più agevole gestione della sorveglianza sanitaria, potrebbe essere quella di affidarsi a professionisti del settore che siano in grado di gestire le problematiche quotidiane, soprattutto in relazione allo spinoso argomento della Medicina del Lavoro.

In particolare, il metodo di gestione DR.WORK è flessibile al punto di adattarsi alle più complesse realtà aziendali, anche a quelle più complesse costituite da più unità produttive tra loro lontane geograficamente.

Per questo DR.WORK offre alle Aziende il suo servizio di gestione della sorveglianza sanitaria sia tramite medico competente coordinato che coordinatore, al fine di agevolare l’interscambio tra i diversi professionisti sanitari, creando un sistema di gestione efficiente, sicuro e che non ostacoli l’attività lavorativa della singola impresa.

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